Sarkozy, invece, ha ammesso la sconfitta

16 05 2012


(Video di “Actupolitique.fr” da YouTube.com)


Salutato da poco più di una settimana il successo alle elezioni presidenziali francesi, François Hollande si è insediato ufficialmente all’Eliseo, nella cerimonia dal valore anche simbolico del passaggio di consegne (passation de pouvoirs) con il président sortant Nicolas Sarkozy. Naturalmente, l’attenzione è in questo momento concentrata sui primi atti del nuovo président de la République, il quale ha provveduto nella stessa prima giornata di ieri a nominare Primo ministro Jean-Marc Ayrault, maire de Nantes (sindaco della città di Nantes), mettendo a punto oggi con lui la lista dei ministri del Gouvernement Ayrault.

Qui, però, si vuol evidenziare altro. Sembra interessante infatti, non solo per gli specialisti, proporre e tenere in archivio anche il video-discours integrale di commiato dell’ormai ex presidente Sarkozy, pronunciato la sera delle elezioni (Maison de la Mutualité, Paris, 6 maggio 2012).

Le sue parole possono essere percepite come intimamente sentite. Pur sconfitto nel confronto elettorale, l’invito a rispettare il suo avversario neo-eletto presidente fanno onore alla sua uscita politica, come anche l’ammissione di responsabilità personale della sconfitta. Anche Hollande, nel suo discorso della vittoria, ha tra i primi salutato e ugualmente con rispetto il contendente battuto.

Non pochi politici italiani, lontani da questo stile, dovrebbero prenderne esempio; esprimere i complimenti tra vinti e vincitori è il primo passo di chi possiede o vuol assumere un’alta statura politica, di credibilità e di eleganza umana. Noi abbiamo avuto Berlusconi che, pur essendo un amante delle conversazioni telefoniche per altre questioni, nelle elezioni del 2006 non fece neppure una telefonata al vincitore designato Prodi e che anche in altre occasioni ha mostrato reticenza in questo senso. Altro esempio più recente quando, a noto esito delle elezioni amministrative della scorsa settimana, non ha ammesso l’evidente sconfitta del suo Pdl, perdendo inoltre un’occasione comunicativa utile, per chi ne è capace, a rinfocolare il sostegno dei suoi (perduti) elettori.

Chissà se su tale aspetto si può considerare credibile il detto che recita: “ogni popolo ha i governanti che si merita”; magari, conteranno di più le singole persone che scelgono e soprattutto, le singole persone che vengono scelte.





“Moi, président…”. Hollande presidenziale nel confronto televisivo

3 05 2012


(video di LeMonde – YouTube)

Perfino nel débat télévisé (video integrale in lingua originale) di ieri sera (2 maggio) tra i due candidati del ballottaggio (second tour) per le presidenziali francesi 2012, François Hollande e Nicolas Sarkozy, nell’accennare all’Italia, è stato fatto il nome dell’ex presidente del Consiglio B. come ‘caso’ responsabile di anni bui della nostra economia.
Hollande ha ricordato l’amicizia tra Berlusconi e Sarkozy (video) – della stessa famiglia politica europea – e Sarkozy ha tentato inutilmente di negare tale rapporto onde evitarne effetti d’immagine negativi.

Per quanto concerne il bilancio complessivo del confronto televisivo, in Francia da molti definito “muscolare” ma che rispetto allo stile italiano è apparso più tecnico, i tentativi da parte del presidente uscente di mettere in difficoltà Hollande, insultandolo e riportando dati economici in suo possesso grazie alla carica rivestita in questi anni, non hanno sortito gli effetti da lui sperati.
Un elemento negativo complessivo può essere visto nei continui, troppi riferimenti alla Germania, ponendo la Francia in posizione subalterna.

Da rimarcare positivamente, invece, la strategia verbale di Hollande nella fase finale del dibattito, con l’uso ripetuto e convincente dell’espressione “Moi, président de la République” (video) pronunciata 15 volte, prima di ciascun proposito elencato riguardo allo stile presidenziale “normale” di cui si farà portatore. Non solo un semplice ritornello – di per sé utile – ma un preciso espediente (retorico, un’anàfora) per essere già percepito presidenziale nella possibilità ed attesa di diventare presidente.





La passation de pouvoirs. Francia: Sarkozy s’insedia all’Eliseo

16 05 2007

Jacques Chirac quitte le palais de l'Elysée, accompagné par Nicolas Sarkozy (Reuters/Jacky Naegelen)

Il nuovo Presidente della République française, Nicolas Sarkozy, si è insediato ufficialmente all’Eliseo stamane, dopo il passaggio di consegne con Jacques Chirac.

L’ex inquilino del Palais gli ha rivelato i codici segreti per le armi nucleari (!)..Che la Francia conti sulle centrali nucleari per la produzione di energia è risaputo, ma che custodisse “armi nucleari”..(E poi si va ad ammonire l’Iran)

Ieri sera, dopo 12 anni di presidenza, Jacques Chirac aveva pronunciato in diretta tv il suo discorso di commiato alla nazione. (audiovideo)





Il “post” elezioni in Francia. Cronaca posticcia della vittoria di Sarkozy

8 05 2007


Oggi ho allentato la presa informativa sull’elezione presidenziale francese
, dopo aver “divorato” on line i quotidiani d’oltralpe, in minor parte quelli italiani, (un comprensibile divario quantitativo in merito alla copertura dell’evento) con un’occhiata al resto della stampa internazionale. Comincio a considerarmi in via di ripresa dallo stress emotivo-mediatico che mi aveva tenuto incollato allo schermo del pc dal primo pomeriggio della domenica elettorale. Ora, forse, dopo aver scritto tanto in francese riuscirò a dare spazio a commenti in lingua madre su ciò che è avvenuto nelle ore più calde di quella giornata elettorale, con piccole note in termini di riflessione ed analisi post-elettorale.

Il successo del web. La prima annotazione va a quel grande osservatorio permanente globale che è stato il web. La Toile (in francese, la rete internet) non è mai stata così protagonista sia nell’utilizzo che ne hanno fatto gli apparati di comunicazione dei principali candidati sia come terreno di confronto, di formazione e soprattutto di informazione per l’opinione pubblica. I blog francesi hanno avuto una visibilità preziosa ed i video tra il serio ed il faceto hanno impazzato fino all’ultimo. (Ultimo quello in cui la Royal con la maglia della Francia colpisce l’avversario con maglia italiana Sarkozy, che non ho riportato per rispetto da tifoso verso un eroe mondiale del successo azzurro, Marco Materazzi). Il live blogging e le dirette web di France 24 (che seguiva il tutto anche riportando post della blogosfera, con commenti ed un’apposita blogroom internazionale) hanno ritenuto la mia costante attenzione. Nel secondo turno anche Rainews24 per l’Italia si è distinta per l’informazione associata, traducendo in italiano ed in video ciò che perveniva dalla consociata francese.

In occasione del primo turno la ricerca spasmodica da parte degli interessati francesi e di tutta la rete dei blogger e dei media tradizionali francesi, diffidati per legge (parlo anche dei blog francesi, e questo porterebbe molte riflessioni sul potere d’influenza che possono avere, addirittura si era chiesto ai blogger di eliminare i link ai siti stranieri) dal diffondere informazioni prima della chiusura degli ultimi seggi, (nelle grandi città chiudevano 2 ore più tardi provocando così uno sfasamento ed una fibrillazione ulteriore) si era rivolta ai siti d’informazione esteri ed in special modo al quotidiano svizzero Le Temps e a quello belga Le soir. Provai anche io a collegarmi ai due siti ma, come tanti, senza ottenerne risultato; si erano intasati per troppi tentativi di contatto simultaneo, dalle h.18 alle h.19.

In occasione di questo secondo turno l’attacco informativo ai suddetti siti è stato di minor portata ma ad ogni modo alcuni media, fiutando la possibilità del business visto l’eccezionale traffico generato quindici giorni prima, offrivano le informazioni solo attraverso SMS a pagamento, (come la Tribune de Genève o La Libre Belgique, due quotidiani che già conoscevo, rispettabilissimi) mentre quelli letteralmente bloccati dal traffico degli internauti il 22 aprile erano corsi ai ripari potenziando i loro servizi. (Nota personale: i limiti giga di traffico delle connessioni internet in Belgio mi hanno sempre fatto innervosire)

Il faccia a faccia Tv. Non è mancato il confronto televisivo, il faccia a faccia tra M. Sarkozy e Mme Royal tra primo e secondo turno che, non per attribuirgli un accreditamento retrospettivo, aveva finito per giovare al candidato già dato in vantaggio da tutti i sondaggi. La sera stessa del dibattito avevo accordato il “successo” di Sarkozy nel duello tv e i sondaggi condotti dopo la diretta televisiva lo confermavano. I sondaggi in Italia dopo il confronto tra Prodi e Berlusconi alle ultime elezioni politiche furono fatti con molto ritardo, dopo che i giornali vi avevano lavorato su per sedimentare un’opinione più favorevole al Prodi vincitore “televisivo”. (P.s. vanno fatte le telefonate a casa cinque minuti dopo la diretta tv, altrimenti i media possono modellare l’opinione) Ancora, molti giornali italiani filo-Royal ed anche alcuni quotidiani francesi continuavano a considerare meglio o alla pari la candidata, forse per svolgere un ruolo di supporters strategici; era evidente, per un osservatore attento, che Sarkozy ne fosse uscito calmo e sicuro vincitore. E’ da notare, a torto o a ragione, che si era scelto di adottare un metodo con contraddittorio diretto, che prevedeva di rispondere per le rime ed immediatamente all’avversario politico (e di interromperlo).

L’elezione. Leggi il seguito di questo post »





La fête, les incidents et la nuit des violences

7 05 2007

Lorsque le peuple Sarkozien faisait la fête en Place de la Concorde..

Nicolas Sarkozy, Place de la Concorde, flanqué de Michèle Alliot-Marie, Cécilia Sarkozy et François Fillon (Photo AP-Michael Sawyer)

Plusieurs manifestations anti-Sarkozy ont été signalées dans la soirée, après la victoire du candidat de l’UMP à l’élection présidentielle.

A Paris, c’est surtout en Place de la Bastille, traditionnel feudo de la gauche, que quelque 2.000 personnes se sont rassemblées, selon la police, et des centaines de manifestants se sont opposés aux forces de l’ordre, qui ont fait usage de gaz lacrymogène.
En Ile-de-France, quatre véhicules dont un bus en stationnement ont été incendiés dans la soirée à Argenteuil, selon la préfecture du Val d’Oise. C’est un lieu où Nicolas Sarkozy avait fustigé la “racaille” juste avant que n’éclatent les violences urbaines de l’automne 2005.

Dans plusieurs villes françaises des rassemblements anti-Sarkozy ont été organisés par des mouvements anarchistes ou autonomes qui ont dégénéré en affrontements avec les forces de l’ordre”, notamment à Rennes, Nantes et Lyon, mais aussi à Marseille et Toulouse.
A Nantes, près d’un millier de jeunes ont défilé dans la soirée dans le centre-ville et ils se sont opposés aux forces de l’ordre qui protégeaient la permanence de campagne d’un candidat UMP aux prochaines législatives. Deux jeunes blessés. Des heurts se sont également produits à Rennes, Caen, et Brest, en Bretagne et dans l’Ouest. Dans l’Est, à Metz et à Nancy.

Le calme est revenu tard dans la nuit à Paris, dans sa banlieue et dans les grandes villes de province. Premier bilan d’une soirée agitée : trois cent soixante-sept voitures ont été brûlées en France métropolitaine 172  en Ile-de-France, parmi lesquels moins d’une dizaine à Paris selon un bilan arrêté lundi à 06H00. 28 policiers et gendarmes ont été blessés”, a recensé la même source, la DGPN (direction générale de la police nationale). Deux cent soixante dix personnes ont été interpellés, dont 136 en province, 46 à Paris et 88 dans le reste de l’Ile-de-France”.

La vidéo de la soirée du nouveau Président à Place de la Concorde

Nicolas Sarkozy http://www.sarkozy.fr

 

 





C’est un Monsieur le Président de la France. Sarkozy gagne la Présidentielle

7 05 2007

Nicolas Sarkozy (UMP) a été élu Président de la République française avec 53,06 % des voix (chiffres définitifs du Ministère de l’Intérieur, hors français de l’étranger). Ségolène Royal (PS) a rassemblé 46,94 % des suffrages. Comme au premier tour, la participation a été très forte : 84,83 %, ce qui représente quelque 38 millions de votants.

Sarkozy a gagné (lefigaro.fr)

Dans son premier discours en charge de la Présidentielle, le leader de droite a voulu rassurer les électeurs partisans des autres candidats en se déclarant le “Président de tous les français“. Beaucoup de fair-play envers son adversaire Mme Royal et les électeurs qui ont voté la candidate socialiste.

En annonçant dès son élection le « retour de la France en Europe », il a entendu assurer les partenaires européens qu’il croit “profondément” et “sincèrement” dans la construction européenne. Mais il a aussi “conjuré” les mêmes partenaires “d’entendre la voix des peuples qui veulent être protégés” et “de ne pas rester sourds à la colère des peuples qui perçoivent l’Union européenne non comme une protection, mais comme le cheval de Troie de toutes les menaces“. Cela dit pour souligner que le peuple français s’est déjà exprimé sur un référendum et qu’il faudra trouver des autres manières pour mener à bien le processus du traité constitutionnel européen. Le but du nouveau président est de proposer aux partenaires européens un “traité simplifié”, limité aux questions institutionnelles, permettant de sortir rapidement de la crise européenne, un “mini-traité” à entériner par le Parlement.

Surnommé “Sarkozy l’Américain” par certains de ses adversaires, il s’est aussi adressé aux Etats-Unis, pour assurer que “la France sera toujours à leurs côtés quand ils auront besoin d’elle“, tout en ajoutant que l’amitié c’est aussi “accepter que ses amis puissent penser différemment“.

La surprise dans son discours a été à l’égard de la question du réchauffement climatique. Il a en outre déclaré que les Etats-Unis, qui sont le principal pays émetteur de gaz à effet de serre mais ont refusé de signer le protocole de Kyoto, avaient “le devoir de ne pas faire obstacle à la lutte contre le réchauffement climatique” et les observateurs ont marqué qu’à l’issue de cette déclaration l’amitié avec les Etats-Unis ne sera pas un rapport de dépendance. (Voir Blair et Berlusconi)

Encore par rapport aux relations internationales, il a appelé dans son discours à l’attention vers les pays africains, en assurant son attention future à leur égard et en il a jugé que “le temps était venu de bâtir ensemble une union euroméditerranéenne » en les invitant à “décider ensemble d’une politique d’immigration maîtrisée et d’une politique de développement ambitieuse“.

Enfin, le nouveau président a promis que la France serait “du côté des opprimés du monde” et qu’elle n’abandonnerait pas “les femmes condamnées à la burqa”, ni “Ingrid Betancourt, l’otage franco-colombienne détenue en Colombie depuis 2002, ou “les infirmières bulgares condamnées à mort en Libye” et cela m’est semblé beaucoup mieux du simple appel au femmes françaises qu’a été fait par Mme Royal à l’issue de son discours de défaite. (Tout juste un petit de féminisme peu convaincant)

Par contre, on a marqué assez d’images de cette sur les violences de la soirée électorale : la présence policière constante en nombre, souvent à l’écran dans les rues, pourrait bien etre une image étudiée pour montrer un pays qui sera « sécurisé ». Cela vaut à balancer un discours qui apparaît plus de gauche que celui de Mme Royal ; passionnant, fraternel..il veut rendre à la France ce qu’elle lui a donné et il veut être « le Président qui donnera à chacun sa chance ».. Mais oui il faut, il est le Président, œuf !

La passation des pouvoirs entre Jacques Chirac et Nicolas Sarkozy se fera le 16 mai, le gouvernement devrait être formé avant le 20 mai.

La prochaine étape électorale : les élections législatives les 10 et 17 juin prochains.

Les vidéos des discours à l’issue des polls 





Presidenziali Francia – la scelta. Aux urnes citoyens ! On y est

6 05 2007

duel Royal-Sarkozy (courrierinternational.com) 

(AFP) – Les Français votaient dimanche pour élire leur nouveau président, le candidat de droite Nicolas Sarkozy étant donné favori face à la socialiste Ségolène Royal pour succéder à Jacques Chirac à l’issue d’une campagne acharnée.

Les Français sauront à 20H00 (18H00 GMT) qui aura la charge de conduire le pays pendant les cinq prochaines années et d’incarner l’arrivée au pouvoir d’une nouvelle génération.

Pour remplacer Jacques Chirac, 74 ans, les Français avaient le choix entre Nicolas Sarkozy, 52 ans, qui leur a promis d’opérer une “rupture” avec le passé, et Ségolène Royal, 53 ans, qui les a incités à faire preuve d'”audace” en élisant pour la première fois une femme à la présidence. Tous deux ont affiché leur volonté de réformer le pays en profondeur. “Une élection qui va chambouler la France”, titrait le Journal du Dimanche au matin du vote.

Les 65.000 bureaux de vote de métropole ont ouvert à 08H00 locales (06H00 GMT) et les électeurs se sont rendus nombreux aux urnes, dès le matin et sous le soleil, ce qui laissait entrevoir un taux de participation massif. Il avait été de près de 84% au 1er tour le 22 avril, signe de l’engouement des Français pour cette élection et de leur soif de changement après 12 années de présidence Chirac.

Jusqu’à la fermeture des derniers bureaux de vote dimanche à 20H00, la loi interdit toute publication de sondage ou d’estimation des résultats. M. Sarkozy a conforté son statut de favori dans la dernière ligne droite, creusant l’écart après son duel télévisé avec Mme Royal, suivi mercredi soir par 20 millions de personnes. Il a axé sa campagne sur la réhabilitation de la “valeur travail”, de l’ordre et de l’autorité, et sur la lutte contre l’immigration clandestine.

Mme Royal a mis l’accent sur le volet social de ses propositions et accusé son adversaire de vouloir “diviser” la France. Jusqu’au dernier moment, elle a tenté d’inverser la tendance, appelant les Français à “faire mentir les sondages”. Elle a aussi affirmé qu’une victoire de M. Sarkozy pourrait déclencher de nouvelles violences dans les banlieues, secouées par des émeutes en 2005 et où le candidat de droite, ex-ministre de l’Intérieur, est considéré comme un ennemi par nombre de jeunes issus de l’immigration.

La police devait renforcer dimanche sa présence dans les quartiers sensibles ainsi qu’à Paris. Plus de 3.000 policiers anti-émeutes ont été mobilisés pour la seule région parisienne.

Quel que soit leur camp, de nombreux électeurs affichaient dimanche leur conviction de participer à un “scrutin décisif”. Certains de ceux ayant choisi Sarkozy appelaient de leurs voeux un “changement radical” en France, à l’instar de Maria Dallais, une femme de ménage qui a voté à Suresnes, près de Paris, selon laquelle le candidat de droite est “le seul à pouvoir remettre les gens au travail”.

Cadre dans la fonction publique, Philippe de Saint Agnan, habitant lui aussi dans la banlieue parisienne, a préféré sans hésiter Ségolène Royal. Il souhaite que “la France change”, mais “sans revenir sur les acquis sociaux”.

Nettement devancée au 1er tour par M. Sarkozy (25,87% contre 31,18%), Mme Royal a tout tenté pour conquérir les électeurs du centriste François Bayrou (18,6% au premier tour). Celui-ci a annoncé qu’il ne voterait pas pour M. Sarkozy, mais sans se ranger pour autant derrière la candidate socialiste, dont il a dénoncé le programme économique “étatiste”.

Arrivé quatrième du 1er tour avec 10,44% des voix, le leader d’extrême droite Jean-Marie Le Pen a appelé ses électeurs à “s’abstenir massivement”. En fin de campagne, l’entourage de M. Sarkozy affichait sa confiance. Son parti, l’UMP, a déjà prévu l’organisation d’une “grande fête populaire” dimanche soir à Paris, au bas des Champs-Elysées. Après avoir élu leur président, les Français retourneront aux urnes les 10 et 17 juin pour élire leurs députés.





(source photo et communiqué de presse: AFP) (fonte foto e comunicato stampa agenzia AFP)

Quelques liens pour suivre la soirée électorale: (link per seguire la serata elettorale)

Présiblogs – L’actualité de la Présidentielle sur les blogs

les chaînes d’émission – spéciale Présidentielle

Rainews 24 in Italia segue i risultati dalla blogroom di france 24 (per france 24 cliccare qui ) 

 





Présidentielle France – Duel au sommet. La sfida tv dei due finalisti

2 05 2007


Et nous voilà à l’événement top de cette campagne présidentielle: Nicolas Sarkozy et Ségolène Royal, les deux finalistes du second tour, s’affrontent ce soir dans un débat télévisé qui pourrait être au moins « important ». L’un qui fait peur et qui a fait de la critique du ’68, l’autre qui ne reçoit assez de crédibilité. Le Pen a annoncé l’abstention pour ses électeurs. Les électeurs de Bayrou semblent s’approcher à Mme Royal, mais pas les députés UDF. L’arène cathodique sera un terrain d’ambition pour rallier les indécis et la galaxie centriste. Au-delà de la confrontation des personnalités et des projets, les deux candidats auront à l’esprit les plus de 6,8 millions d’électeurs qui ont voté François Bayrou au premier tour et près de 20 millions de spectateurs français.  

Ce soir à partir de 21 heures, le débat entre Ségolène Royal et Nicolas Sarkozy sera diffusé par Tf1 et France 2, coorganisatrices de l’événement. Mais pour tous ceux qui ne peuvent pas être devant leur poste de télévision à cette heure, et pour les observateurs étrangers, l‘internet n’est pas en reste.

TF1 (via LCI) et France 2 retransmettront en direct sur leurs sites Web le débat de ce soir. Les principales chaînes d’information continue retransmettront également en direct le débat, les deux chaînes d’information gratuites de la télévision numérique terrestre, i-TELE (groupe Canal+) et BFM TV (groupe NextRadioTV). France 24 retransmet le débat en direct avec traduction simultanée en anglais et en arabe, suivi d’une émission spéciale dans les trois langues. LCP Assemblée nationale-Public Sénat y ajoute une traduction en langue des signes pour les personnes sourdes ou malentendantes.

Arte va plus loin que ses consœurs. Non seulement elle retransmet sur http://www.arte.tv en direct la confrontation des deux candidats, avec une traduction en allemand. Mais en plus, elle permettra aux internautes de voter en ligne pour attribuer des points positifs ou négatifs aux candidats. Enfin, la chaîne met la vidéo à la disposition des internautes sept jours après la diffusion.