9 maggio – E’ anche la Festa dell’Europa

9 05 2008

 

Oggi, 9 maggio, è il giorno in cui si ricorda l’uccisione di Aldo Moro, lo statista il cui cadavere fu trovato il 9 maggio 1978, esattamente 30 anni fa. Questa data ha assunto una valenza simbolica per commemorare le vittime del terrorismo ed oggi si celebra per la prima volta, al Quirinale, il «Giorno della memoria», istituito lo scorso anno “al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”.

Sembra doveroso ricordarle.

 

Ma oggi, 9 maggio, è anche una giornata celebrativa “al positivo” e di cui gli organi di informazione parlano poco, la “Giornata dell’ Europa”, che quest’anno è incentrata sul dialogo interculturale, un concetto preso male alla lettera dal Ministro Bossi in una querelle con la Libia.   

 

Europe Day

On the 9th of May 1950, Robert Schuman presented his proposal on the creation of an organised Europe, indispensable to the maintenance of peaceful relations. This proposal, known as the “Schuman declaration“, is considered to be the beginning of the creation of what is now the European Union. Today, the 9th of May has become a European symbol (Europe Day) which, along with the flag, the anthem, the motto and the single currency (the euro), identifies the political entity of the European Union. Europe Day is the occasion for activities and festivities that bring Europe closer to its citizens and peoples of the Union closer to one another. (fonte: European-agenda.com)

 

Cade oggi la ricorrenza della dichiarazione Schuman, atto progenitore del processo d’integrazione comunitaria che ha dato vita all’Unione europea.

 

Un tema molto trascurato nel dibattito pubblico e politico più provincialistico, anche pre-elettorale, un’istituzione a volte denigrata, più o meno esplicitamente, nelle parole del di nuovo premier Silvio Berlusconi, che vede spesso l’Unione europea come un ostacolo alla sua concezione limitata della politica estera e internazionale. D’altronde lo stesso panorama dell’informazione dà prevalenza alle notizie sulla formazione dei nomi del governo e la lista dei ministri del Berlusconi IV o sul “governo ombra” del Pd, segno che la politica e l’informazione in Italia sono ben lontane dall’assumere un profilo più alto e di cultura moderna al di fuori dei propri confini.

 

Per cenni storici che hanno preceduto l’istituzione della Festa dell’Europa, rinvio al post dello scorso anno su questo spazio.

 

Qui voglio segnalare gli eventi nazionali messi a punto per la giornata europea e gli eventi locali organizzati per oggi e per i prossimi giorni dalle antenne d’informazione sul territorio “Europe Direct“.

 

Per spirito di condivisione europea, essendo una Festa celebrata in tutti gli Stati dell’Ue, reputo interessante indicare anche un sito in lingua francese sulla Journée de l’Europe, “Fête l’Europe”, in cui si riportano eventi continentali.

 

E, a livello locale, il convegno per la Festa dell’Europa che si terrà domani a Napoli: “Il Parlamento Europeo e la Democrazia nell’Unione”, presso Città della Scienza, promosso dalla Fondazione Mezzogiorno Europa e dalla Fondazione IDIS con il sostegno delle istituzioni regionale e europea.





9 maggio – Festa dell’Europa

9 05 2007

 europe day (ec.europa.eu)  piano Schuman (ec.europa.eu)

Festa dell’ Europa e lancio del piano Schuman, 9 maggio 1950: Salone dell’Orologio del Quai d’Orsay, il ministero francese degli Affari esteri. Al microfono Robert Schuman; alla sua destra Jean Monnet.

Cos’è la festa dell’Europa?

 

Pochi sanno che il 9 maggio 1950 è nata l’Europa comunitaria e si festeggia la Giornata dell’Europa.
Quel giorno a Parigi la stampa era stata convocata al Quai d’Orsay, sede del Ministero degli Esteri, per una comunicazione della massima importanza. Le prime righe della dichiarazione del 9 maggio 1950 redatta da Robert Schuman, Ministro francese degli Affari esteri, in collaborazione con il suo amico e consigliere Jean Monnet danno un’idea dei propositi ambiziosi della stessa.

Jean Monnet e Robert Schuman (ec.europa.eu)

(traduzione italiana) “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi,  proporzionali ai pericoli che la minacciano”. “Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace“. 

colomba della pace (ec.europa.eu)

Ed ancora dalla dichiarazione: “Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”.«Il governo francese propone di mettere l’insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un’organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei».“La fusione della produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime”.

fac-simile dichiarazione Schuman (ec.europa.eu)

Facsimile del progetto definitivo della dichiarazione di Robert Schuman del 9 maggio 1950. Si trattava della nona versione del progetto, che l’équipe di Robert Schuman portò a termine il 6 maggio 1950
(Fonte: Fondazione Jean Monnet per l’Europa, Losanna).

Tutto è cominciato quel  9 maggio e al vertice tenuto a Milano nel 1985 i capi di Stato e di governo hanno deciso di festeggiare questa data come Giornata dell’Europa. Ogni paese che ha democraticamente scelto di aderire all’Unione europea adotta i valori di pace e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria. Questi valori si realizzano grazie allo sviluppo economico e sociale e all’equilibrio del contesto ambientale e delle varie regioni, fattori che possono garantire un livello di qualità della vita diffuso equamente tra i cittadini. L’Europa, come insieme di popoli consapevoli di appartenere ad una medesima entità avente culture analoghe o complementari, esiste da secoli, ma senza regole o istituzioni e la consapevolezza di questa unità di fondo non era mai bastata ad evitare i disastri. Oggi la meta è: costruire un’Europa che rispetti la libertà e l’identità di ciascuno dei popoli che la compongono, gestita in comune applicando il principio per cui “ciò che può essere meglio fatto in comune, deve esserlo”. Solo l’unione dei popoli può garantire all’Europa la sovranità sul suo destino e il suo prestigio nel mondo. Uniti nella diversità.

«Quello che dobbiamo costruire ora è un’unione di sentimenti e di intelletti, sostenuta da un forte senso della comunanza del nostro destino, che è la consapevolezza della nostra comune cittadinanza europea».
Romano Prodi, presidente della Commissione europea,
dinanzi al Parlamento europeo, 14 settembre 1999

(fonte foto ed informazioni: europa.eu, il portale dell’ Unione europea)

L’Unione europea è all’ascolto e al servizio dei cittadini. Pur mantenendo la sua specificità, le sue abitudini di vita, la sua lingua, ogni cittadino deve sentirsi a casa propria nella patria europea. La rete informativa europea è costituita dai centri Europe Direct, che organizzano manifestazioni anche nelle città italiane.